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La musica entra nella mia testa grazie al mio papà. Lui è stato l’artefice di tutto questo fin dai tempi delle elementari quando tornavo a casa e ci mettevamo ad ascoltare Branduardi, Lucio Dalla, Dire Straits, per poi passare dai REM alla classica di Beethoven o Mozart.
Sono passati tanti anni e molti lavori prima di avere il coraggio di imbracciare definitivamente la chitarra, quella stessa chitarra per destrimano che suonava sempre e solo mio padre. Ricordo come fosse oggi il giorno in cui mi sono rotto il cazzo di fare gli #accordialcontrario e, da buon mancino ribelle, ho invertito le corde e ho cominciato da subito a mettere parole sulla mia musica. Oggi faccio il cantautore e cerco di raccontare ciò che vedo, sento e vivo tutti i giorni.